Copenaghen, la capitale della Danimarca, è una città ricca di sorprese e di contraddizioni: innovazione e tradizione, design ultra moderno e palazzi antichi, ordine ed anarchia. Passeggiando per le strade di Copenaghen scoprirete i suoi edifici storici, meravigliosi musei e gallerie d’arte e splendidi giardini. Questa bellissima città si trova sulle isole costiere di Zealand ed Amager. È collegata a Malmo, Svezia, attraverso l'Öresund Bridge. Se decidi di visitare Copenhagen ti invito a prendere il treno e raggiungere Malmö per una gita di un giorno, ne vale assolutamente la pena!
Frederiksstaden
Quartiere rococò del XVIII secolo che si trova ad Indre By, il centro storico della città. Ospita il palazzo Amalienborg, residenza della famiglia reale. Nelle vicinanze si trovano il palazzo di Christiansborg ed il castello rinascimentale di Rosenborg, circondato da giardini e sede dei gioielli della corona.
Parco Tivoli
Il più antico parco di divertimenti del mondo, importante punto d’incontro per i cittadini di Copenhagen. Prova l’ebbrezza delle attrazioni del parco: dalle montagne russe alle docili imbarcazioni. Un luogo adatto ad adulti e bambini che in oltre un secolo di vita ha saputo trasformarsi senza però perdere il suo fascino originario.
Den Sorte Diamant
L’ultramoderna Biblioteca Reale di Copenaghen. Un edificio progettato a metà anni Novanta e collegato alla parte antica della biblioteca. La particolarità del “Diamante Nero” sta nelle sue forme irregolari, nella scelta del materiale e nel contrasto cromatico tra esterno ed interno. La facciata è stata realizzata in granito nero, materiale dal colore cangiante in base alla luce ed alle condizioni del cielo e delle acque del porto. Den Sorte Diamant ospita oltre 5 milioni di libri ed il Museo Nazionale della Fotografia e delle Arti Grafiche (Det Nationale Fotomuseum).
La città libera di Christiania
All’inizio degli anni Settanta un gruppo di squatters occupò una caserma dismessa nel quartiere di Christianshavn e fondò la “città libera” di Christiania. Libera dalle imposte comunali e dalle tasse statali e dalle imposizioni borghesi in fatto di costumi e stili di vita. Un esperimento sociale all’inizio mal tollerato dalle autorità danesi che però, alla fine si è perfettamente integrato nella vita cittadina. Negli anni sono sorti così, bar, ristoranti, negozi, music club ed una miriade di altre attività legate dalla rappresentazione della cultura hippie. Se deciderai di visitarla attenzione: lungo le strade sono stati affissi dei cartelli che specificano cosa non si può fare: tra le cose assolutamente vietate c’è la fotografia.
Ørestad
Avveneristico quartiere a 5 chilometri dal centro storico di Copenaghen che occupa una superficie di circa 310 ettari. E’ stato progettato da una joint-venture di architetti finlandesi e danesi che hanno suddiviso il quartiere in quattro distinte aree: Ørestad Nord, Amager Fælled kvarteret, Ørestad City e Ørestad Syd. Il tratto comune dei 4 distretti è il design ultramoderno. Ørestad è una città satellite perfettamente integrata nella mobilità cittadina nonostante la sua complessa evoluzione. Spesso vengono organizzate apposite visite guidate per conoscere il quartiere.
Cosa mangiare a Copenhagen
Se amate il buon cibo di sicuro lascerai Copenaghen felice, ma con qualche chilo di troppo! La città è piena di ristoranti e locande di tutti i tipi. Troverai senza problemi sia cucina internazionale, sia locale. Per quanto riguarda quest’ultima avrai l’imbarazzo della scelta: dalla renna marinata fino allo Stegt flæsk (il piatto nazionale), passando per le tradizionali frikadeller. La cucina danese è un mix di sapori antichi ma anche innovativi ed è fortemente contaminata dalle influenze della gastronomia francese. Insomma una cucina ricca e gustosa. Durante un soggiorno a Copenaghen, non mangiare gli smørrebrød ti sarà praticamente impossibile: sono la versione danese del sandwich aperto. Una fetta di pane di segale imburrata e ricoperta con ingredienti di vario genere. Si trovano praticamente ovunque e sono consigliati per un pasto veloce anche per il loro costo economico.