Il roscón de Reyes é un dolce spagnolo che si mangia solitamente il 6 gennaio, per festeggiare l’Epifania. Tradizionalmente in Spagna (così come in Italia) non era Babbo Natale a portare doni ai bambini ma i Re Magi la notte tra il 5 e il 6 gennaio. I bimbi scrivono delle letterine a Los Reyes Magos (Melchor, Gaspar e Baltasar) chiedendo i regali che desiderano ricevere. Il 5 gennaio in tutto il territorio spagnolo, grandi città e paesi si attende la Cabalgada de los Reyes, festeggiata con carri allegorici, feste e sfilate, per ricordare l’arrivo dei Re Magi.
Com’è fatto il Roscón de reyes
Il roscón de Reyes si può mangiare con o senza panna e viene riempito in diversi modi. Si tratta di un dolce molto elaborato a forma di ciambella, decorato con pezzi di frutta candita colorata e molto zucchero condensato. Il roscón si mangia a colazione o a merenda, tra il 5 ed il 6 Gennaio ma più in generale durante tutte le feste natalizie.
Le origini
Le origini di questo dolce tipico non hanno molto a che vedere con i Re Magi. Andando a ritroso nel tempo, scopriamo che si sviluppano a partire dalle celebrazioni delle Saturnali romane, le feste dedicate al dio Saturno. In occasione di queste feste si preparavano, infatti, torte rotonde con fichi, datteri e miele da distribuire a plebei e schiavi. Nel III secolo fu poi introdotta la tradizione di inserire in queste torte una fava secca: colui che trovava la fava era il Re dei Re per un giorno. Una tradizione viva ancora oggi in Spagna, dove ogni Roscón de Reyes contiene una fava secca o una statuina del re. Chi trova la statuina diventa Re per un giorno, chi trova la fava dovrà acquistare il roscón l’anno seguente.