Brisighella è un antico borgo medievale e termale della Valle del Lamone, nell’Appennino Tosco-Romagnolo, fra Firenze e Ravenna. Incastonato nel Parco della Vena del Gesso romagnola, Brisighella è borgo immerso in uno scenario naturale eccezionale, da visitare in ogni stagione.
Caratterizzato dai tre pinnacoli rocciosi (i famosi tre colli) su cui poggiano la rocca manfrediana ( sec. XIV), il santuario del Monticino (secolo XVIII) e la torre detta dell’Orologio (sec. XIX); il borgo è stato insignito delle più prestigiose certificazioni (Borghi più Belli d’Italia, Cittaslow, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano).
Una destinazione ricca di tradizioni, sapori, bellezze architettoniche e naturalistiche. In un weekend a Brisighella non potrete assolutamente perdervi un giro tra le sue maggiori attrazioni.
Cosa vedere a Brisighella
Nel centro storico domina l’Antica Via del Borgo, una strada coperta del XII secolo, sopraelevata ed illuminata da mezzi archi di differente ampiezza, baluardo di difesa per la retrostante cittadella medioevale. Famosa in virtù della sua architettura particolarissima, è nota come “Via degli Asini” per il ricovero che offriva agli animali dei birocciai che l’abitavano.
Museo dell’uomo e del gesso presso la Rocca Manfrediana e Veneziana: Il Museo illustra il millenario rapporto tra l’Uomo e l’aspro paesaggio della Vena del Gesso che si distingue per le sue peculiari caratteristiche geologiche. Il Museo dell’Uomo e del Gesso, che costituisce una “stazione” di un più ampio museo diffuso sul territorio, è un percorso cronologico che illustra la presenza dell’uomo in questo territorio attraverso le testimonianze archeologiche. La scala di accesso alla Torre Manfrediana della Rocca è una passeggiata nella storia che attraversa l’età Romana per arrivare al Medioevo ed al Rinascimento.
La sala alta della Torre Manfrediana espone i reperti archeologici ritrovati nella Vena del Gesso. La Torre Veneziana è tutta dedicata al Medioevo e al Rinascimento e spiega la funzione e l’uso dei locali visitati nel percorso espositivo. Infine, in fondo al cortile interno, si può visitare la cannoniera e approfondire la conoscenza della funzione difensiva delle opere fortificate.
Museo archeologico presso la cripta romanica di Pieve del Tho: Percorrendo la Strada Statale 302 che collega Faenza a Marradi, lungo la Valle del Lamone, oltrepassata Brisighella di poco più di un chilometro, si incontra uno dei monumenti più belli di questo territorio, la Pieve di San Giovanni in Ottavo, detta Pieve del Tho. Si tratta di una delle pievi romaniche più importanti e meglio conservate della Romagna.
Museo all’aperto dell’Olio di Brisighella “Sentiero dell’Olio”: un sentiero dedicato agli Olivi Secolari che si snoda attorno ai punti più rilevanti della storia di Brisighella e del suo olio. Lungo il percorso ci si accosta alla Pieve del Tho nella cui cripta giacciono i resti di un frantoio del 2° secolo. Si sale attraversando Via Valloni, culla degli Olivi centenari di Brisighella, ed è possibile ammirare la dorsale della Vena del Gesso, baluardo a difesa di questo giacimento di Oro Verde.
Cosa fare a Brisighella
Rilassarsi: La tranquillità che regna nel borgo e nei dintorni ne fanno il luogo ideale per abbandonare ogni stress e dedicarsi alla cura di sè stessi. A Brisighella è presente anche uno stabilimento termale, il quale utilizza le acque sulfuree e salsobromoiodiche nella cura dei diversi organi e apparati. Un reparto specialistico è dedicato alla cura della sordità rinogena, uno per la cura delle affezioni respiratorie dei bambini ed un altro ancora è attrezzato per le ventilazioni polmonari. È presente inoltre il reparto per la cura delle affezioni dell’apparato locomotore dove forme di artroreumopatie croniche ed esiti di traumatologia trovano trattamenti adeguati nella fangobalneoterapia e massoterapia. Per maggiori informazioni visita il sito termedibrisighella.it
Mangiare bene: Prova il famoso Olio Brisighello ed i prodotti tipici. Consigliatissima una visita a Terra di Brisighella, Via Strada, 2 Brisighella. Aperto tutti i giorni (festivi e prefestivi compresi). Se viaggiate in gruppo è consigliata la prenotazione, soprattutto in questo periodo dato che le attività di visita e degustazione sono ridotte, causa Covid-19. Non dimenticate di assaggiare il carciofo moretto, il carciofo autoctono di Brisighella, e le eccellenze della produzione vitivinicola. Sono i tipici vitigni autoctoni della Romagna, in particolare il Sangiovese D.O.C. e l’Albana di Romagna D.O.C.G. (eccellente la versione Passita) che danno luogo a produzioni di altissima qualità.