Civita di Bagnoreggio è un antico villaggio medievale situato nel Lazio, in provincia di Viterbo, a 20 km da Orvieto e 10 km dal lago di Bolsena. Si trova a circa 130 km a nord di Roma e a 180 km a sud di Firenze. Il borgo è stato gradualmente abbandonato dagli abitanti a causa dei numerosi terremoti e frane. L’isolamento della città le ha permesso di resistere alla maggior parte delle intrusioni moderne ed alla distruzione generata dalle due guerre mondiali. Nonostante il suo storico soprannome, durante la stagione turistica, Civita è molto viva, piena di turisti (circa 1 milione nel 2019) e di molti nuovi abitanti stranieri che hanno deciso di acquistare una casa qui e trasferirsi in Italia.
Civita è una graziosa cittadina con un’architettura che copre diversi secoli. Venne inizialmente fondata dagli Etruschi circa 2500 anni fa. In questo periodo, era una città importante per la sua posizione. La sua decadenza iniziò nel XVI secolo, a causa di un terribile terremoto che costrinse molti abitanti ad abbandonare la città. Alla fine del XVII secolo, il Vescovo ed il governo municipale furono costretti a trasferirsi a Bagnoregio. Oggi, Civita conta pochissimi abitanti ma determinati a mantenere vivo questo piccolo pezzo di storia.
Cosa fare e vedere
Ammirare Civita di Bagnoregio dal Belvedere
Dopo aver lasciato l’auto in uno dei parcheggi di Civita potrai raggiungere uno dei punti più spettacolari e suggestivi da cui ammirare il borgo, il Belvedere. Si tratta di una piazzetta affacciata sulla Valle dei Calanchi dalla quale si può godere di una meravigliosa vista sul borgo e su tutta la Valle.
Ammirare la Porta di Santa Maria
L’accesso al borgo medievale di Civita di Bagnoregio avviene attraverso un ponte di 300 metri, ripidissimo, che conduce alla Porta di Santa Maria, o Porta della Cava. Si tratta di una porta scavata nel tufo con loggetta a tre arcate. Questo è l’unico accesso possibile al borgo. La porta è ornata con due leoni in pietra che artigliano due teste umane, simbolo della vittoria del popolo di Civita sugli odiati Monaldeschi, signori di Orvieto (1494).
Passeggiare per i vicoli del Centro Storico
Da non perdere la Chiesa di San Donato, collocata nella più importante piazza del borgo. E’ uno degli edifici sacri più caratteristici del Lazio, un magnifico esempio di architettura cinquecentesca viterbese. Al suo interno troverai un bellissimo crocifisso in legno realizzato alla fine del XVI secolo.
Visitare la Grotta di San Bonaventura
Nella zona orientale del Belvedere c’è la grotta di San Bonaventura, un’antica tomba etrusca utilizza nel Medioevo come romitorio dagli eremiti. La grotta prende il nome da San Bonaventura di Bagnoregio, considerato uno dei più importanti biografi di San Francesco d’Assisi. La tradizione vuole che in questa grotta il piccolo San Bonaventura, al secolo Giovanni di Fidanza, venne guarito miracolosamente da una malattia mortale per intercessione di San Francesco. Secondo la leggenda, avvenuta la guarigione, San Francesco si rivolse al bambino dicendogli “Bona Ventura”. Fu così che il miracolato scelse di consacrare la sua vita a Dio entrando nell’Ordine dei Francescani: il Santo fu un cardinale, filosofo e teologo.