Nei dintorni di Roma esistono luoghi inaspettati e tutti da scoprire. Mete perfette per ritrovare il contatto con la natura per un weekend di relax da soli o in compagnia. Sembra assurdo ma le terre che circondano la capitale sono spesso poco conosciute e nascondono sorprese davvero straordinarie. Oggi vi portiamo con noi alla scoperta di quattro di questi fantastici luoghi! Pronti a perdervi nella meraviglia?!
Villa d’Este, Tivoli
Gioiello architettonico di rara bellezza, questa meravigliosa ville è assolutamente una tappa obbligata nelle vicinanze di Roma. Situata a Tivoli, Villa d’Este è uno dei simboli del Rinascimento italiano, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il grande parco di quattro ettari è considerato il "giardino all'italiana" più bello d'Europa, con fontanili, giochi d’acqua, e numerosi viali alberati. La sfilata delle fontane offre spettacoli d'acqua. Da non perdere la Fontana del Bicchierone di Bernini e le cosiddette "fontane musicali". Voluta dal Cardinale Ippolito II d'Este, storico governatore di Tivoli e figlio di Lucrezia Borgia, è opera dell'ingegnoso architetto Pirro Logorio. Visitate anche il suntuoso Palazzo d'Este, con la sua elegante facciata aperta sul Vialone. All'interno dei tre piani del palazzo si sviluppano vari ambienti, dall'Appartamento Vecchio alla Sala delle Storie di Salomone, che meritano la visita per la grande bellezza.
Giardino di Ninfa
Una meta davvero scenografica ed imperdibile, soprattutto in Primavera. Ill Giardino di Ninfa è un sogno per gli amanti dei giardini e delle piante ma siamo sicuri che conquisterà anche i più incalliti pollici “neri”! Si trova in provincia di Latina ed è un tipico giardino all’inglese, creato da Gelasio Caetani nel 1921. Il nome Ninfa proviene dall’antico tempio romano costruito vicino l’attuale giardino, dedicato alle divinità delle acque sorgive. Oggi è la Fondazione Roffredo Caetani a gestire questo meraviglioso giardino ed il vicino castello di Sermoneta. E’ stato dichiarato Monumento Naturale, al fine di tutelarne il giardino storico. Qui molti scrittori (tra cui Virgina Woolf, Truman Capote, Ungaretti e molti altri) si sono rifugiati in cerca di ispirazione. Godetevi una rilassante passeggiata speciale tra specie verdi provenienti da tutto il mondo: dai papiri egiziani ai bambù della Cina. Qui potrete ammirare oltre 1300 specie di piante!
Castello Ruspoli
Una visita a Castello Ruspoli, a Vignanello, è un’esperienza da non perdere. Nato come rocca dei frati benedettini nell'anno 853 è oggetto di numerosi serie di passaggi di proprietà, che ne hanno trasformato l’estetica. La dimora prese il nome Ruspoli nel 1704 ed il maniero è ancora oggi la residenza estiva dei discendenti della famiglia. Intorno al castello c’è un magnifico giardino all’italiana, uno dei più preziosi del Seicento, che al suo interno custodisce una grande vasca scultorea, abbracciata da quattro arcate di balaustre. Sono vere sculture vegetali, realizzate con un disegno geometrico astratto. Nonostante i cambiamenti di stile, soprattutto a fine Settecento con la moda delle broderies francesi, il giardino si è mantenuto intatto offrendo ancora oggi, insieme al castello, uno spettacolo di grande atmosfera.
Il Sacro Bosco di Bomarzo
Il Parco dei Mostri ( o Sacro Bosco) è un luogo unico ed incantato nel quale dove arte mistica si uniscono alla Natura in maniera armoniosa ma selvaggia. Questo parco nasce per volontà del principe Pier Francesco Orsini nel 1552. Un lungo viale conduce dall’ingresso fin dentro il giardino: appena varcato l'arco si accede alla parte più affascinante del bosco, dove la vegetazione si fa più fitta e si anima di strane creature. Incontrerete sfingi greche, raffiguranti le divinità antiche come Saturno, Giano, Fauno o Ecate. Una scalinata porta alla rappresentazione della lotta tra i giganti. Ma anche la Nike, personificazione della vittoria alata ed il Pegaso alato, immortalato in procinto di spiccare il volo per annunciare agli dei la vittoria. Oltrepassato il ninfeo, la venere virile e l'anfiteatro, si arriva alla casa pendente, edificata su di un masso inclinato. Le opere lungo il percorso sono tante ma la creatura più gigantesca del parco è senza dubbio l'elefante, che sostiene una torre, simbolo delle battaglie cartaginesi di Annibale contro Roma. L’opera più famosa è invece l'Orco, emblema del parco, che sembra recitare il verso dell'Inferno dantesco “lasciate ogni speranza, o voi ch'entrate”.