Città magica per eccellenza, Torino è sempre stata legata a storie e leggende esoteriche. Secondo gli esperti, infatti, la città sarebbe uno dei vertici dei due triangoli della magia nera (insieme a Londra e San Francisco) e della magia bianca (insieme a Lione e Praga).
Antiche leggende e personaggi misteriosi popolano la città con le loro inquietanti presenze. I luoghi conosciuti dagli appassionati di Occultismo ed Esoterismo sono numerosi, in questo articolo vogliamo parlarvi di quattro luoghi misteriosi ed imperdibili della “città magica”.
Tutti questi luoghi si trovano nella zona ovest della città, orientati verso il punto cardinale associato al tramontare del sole e, di conseguenza, alla presenza del Maligno.
Piazza Statuto
Situata nel cuore di Torino, Piazza Statuto è una delle piazze più celebri al mondo per la sua carica di negatività. Le origini di questa particolare atmosfera sembrano risalire all’epoca romana quando si narra che l’esercito di Roma avesse fatto sorgere in questo luogo un accampamento con al centro un patibolo per le esecuzioni di traditori e nemici, la cosiddetta Val Occisorum. Oggi al centro della piazza trovi la Fontana del Frejus, che per molti è uno dei luoghi più carichi di negatività di Italia. Sembra che la fontana sia vigilata da un angelo nero.
Il Rondò della Forca e Piazza Solferino
Qui si trova la Fontana delle Quattro Stagioni, le cui figure sono state considerate dalla stessa Chiesa Cattolica come immagini d’ispirazione massonica. Oltre ai numerosi simboli collegati all’esoterismo e della massoneria disseminati attorno alla piazza, esiste un altro dettaglio, sempre legato ai rituali magici, da prendere in considerazione. Questo luogo esoterico della Torino Magica si trova nella zona ovest della città vecchia, vicino piazza Statuto, e più precisamente tra corso Regina Margherita e corso Valdocco. In questo punto esatto, scelto per la vicinanza all’antica prigione in via Corte d’Appello, si trovava il patibolo dove venivano uccisi i condannati a morte fino al 1863.
Il Palazzo ed il Portone del Diavolo - Via XX Settembre, 40
Un luogo iconico della Torino magica è il Palazzo del Diavolo. A questo palazzo e al suo portone (il famoso Portone del Diavolo) sono legate numerose storie che riguardano sparizioni ed omicidi. Si dice che il portone sia stato messo li dal Diavolo stesso, per rinchiudere un apprendista stregone che aveva osato invocarlo inutilmente. Il batacchio centrale del portone raffigura il diavolo, che scruta i visitatori che bussano alla porta. In realtà il portone fu scolpito nel 1675 da una manifattura di Parigi su richiesta di Giovanni Battista Trucchi di Levaldigi, conte e generale delle Finanze di Carlo Emanuele II. La porta, molto bella, è riccamente intagliata e adorna di fiori, frutta, animali ed amorini. La cosa più interessante, quella che ha contribuito al nome che oggi porta, è il batacchio centrale che raffigura il diavolo che scruta i visitatori che bussano alla porta. La parte finale, quella che si prende con la mano per bussare, è composta da due serpenti le cui teste si uniscono nel punto centrale. Come abbiamo detto, sono numerose le leggende legate a questo luogo. Una risale ad inizio Ottocento, durante l’occupazione francese. Sembra che un tale maggiore Melchiorre Du Perril fosse entrato nel palazzo per consumare un pasto veloce, prima di partire con documenti segreti ed importanti. L’uomo, atteso fuori dal portone dal suo cocchiere, non uscì mai più dal palazzo. Sembra che vent’anni dopo, durante i lavori di ristrutturazione del palazzo, alcuni operai, abbattendo un muro, vi avessero trovato uno scheletro imprigionato e sepolto in piedi. Sulla storia del palazzo inoltre si narra che, nel Seicento, fosse sede della Fabbrica dei Tarocchi. La carta dei tarocchi che è associata al Diavolo è il 15, che all’epoca era proprio il numero civico del palazzo.
Gli occhi del diavolo
Un altro luogo simbolo di magia nera si troverebbe in via Lascaris. Qui, dove oggi sorge una banca, c’era in passato una Loggia Massonica. Alla base di questo palazzo si trovano delle strane fessure a forma di occhi, che dovevano essere dei punti di sfiato e/o di illuminazione per i locali nel sottosuolo. Negli anni, a causa della loro strana forma, si è diffusa la credenza che si tratti degli occhi del diavolo e che questo sia un altro luogo fortemente intriso di energie negative. Che ci crediate o meno gli Occhi del Diavolo in via Lascaris meritano di essere visti.