Mete Da Brivido In Italia

Nonostante tutto, molto probabilmente, dovremo rinunciare posticipare ancora per un po’ i nostri progetti di viaggio in giro per l’Europa o il Mondo. Un’ottima occasione per riscoprire la nostra bellissima nazione, terra di arte, storia e cultura a 360°. Se cercate una meta insolita per trascorrere il weekend di Halloween in modo originale leggete il nostro articolo e…preparate la valigia!




Rimini - La prigione di Cagliostro

C'era una volta un mago, un alchimista. Per molti un semplice ciarlatano. Si racconta che conoscesse il segreto alchemico per trasformare tutti i metalli in oro. La sua fama di alchimista e guaritore raggiunse le corti più importanti d’Europa, da Londra a San Pietroburgo, dove gli fu possibile stringere amicizie con personalità di spicco come Schiller e Goethe. Alla corte di Versailles conobbe il potentissimo cardinale di Rohan che lo coinvolse nel misterioso affaire du collier, un complotto che diffamò la regina Maria Antonietta aprendo la strada alla rivoluzione francese. Le sue origini sono tuttora discusse ma la sua morte è tristemente nota. Cagliostro venne sepolto vivo dall’Inquisizione nella fortezza di San Leo, nel timore che  qualcuno lo potesse liberare. Per quattro anni Cagliostro venne sistematicamente affamato e torturato. Cagliostro viene arrestato il 27 dicembre 1789 a Roma dove sperava di ottenere dal papa il riconoscimento della sua massoneria di rito egiziano e trasferito da Castel Sant’Angelo a questa fortezza. Oggi la prigione è un museo, le segrete risuonano solo dei passi dei visitatori che si concedono un brivido davanti alla sua cella. Il pellegrinaggio si conclude accanto a un tavolaccio stretto come una lapide: “Niente fiori sulla tomba del conte, nessuno sa dove sia, nessuno l'ha mai ritrovata”.




La Fortezza di San Leo



L’Aquila – Il bosco sacro della Dea Angizia

Poco lontano dalle rive dello scomparso lago del Fucino, la radura s’infittisce e diventa un bosco misterioso che procede verso l’alto, tra cavità naturali e veri e propri inghiottitoi. Gli antichi abitanti di queste valli riconoscevano un valore sacrale a questi luoghi: i Marsi veneravano questo bosco perchè sacro alla principale divinità dei loro padri: la dea Angizia. Una divinità guaritrice, incantatrice di serpenti e sorella della più nota Circe. Il Bosco riserva suggestioni davvero uniche in ogni periodo dell’anno e la memoria storica di un culto, quello della dea dei serpenti, che ha profondamente influenzato queste terre per secoli, vive ancora oggi nella toponomastica e nelle tradizioni locali. Qui sorgeva anche Angizia, la città a lei dedicata, sorta probabilmente per ospitare i lavoratori dell’emissario del bacino lacustre, costruito sotto l’imperatore Claudio. Era situata dove ora sorge il cimitero e le sue rovine sono ancora visibili. Vi troverai un imponente tempio di età augustea, alcune colonne doriche e diverse sepolture. I resti dell’antica Angizia sono delimitati da imponenti mura risalenti al VI-IV secolo a.C.





Potenza - Il sentiero rituale della Rocca del Cappello

La Rocca del Cappello è situata tra la "Rocca della Molaria" ed il fiume Basento di fronte alle Dolomiti Lucane. Si tratta di un monolito alto più di dieci metri sulla cui sommità è poggiato un masso enorme dalla forma di cappello dal quale prende il nome. Sul lato sudest del cappello è inciso un cerchio con ai lati due brevi scanalature a destra. In fondo al primo tratto di gradini, sulla parete rocciosa di destra, vi è inciso un cerchio, dal diametro di un metro, orientato verso il sorgere del sole. Poco più giù è stilizzato un simbolo che sembra un fiore a quattro petali o una palmetta. Più in basso vi è un altro monolito sul cui apice è inciso un altro cerchio. Sullo stesso monolito è stata ricavata una panchina chiamata "seggia del Diavolo". Sulla base delle nuove ricerche si ritiene che presso la Rocca del Cappello vi sia la presenza di tracce pertinenti a due culti pagani, il primo preistorico e prettamente indigeno, il secondo di origine egizio/orientale basato su rituali legati alle stelle ed al quale si attribuiscono le altre opere e i relativi simboli realizzati. Si suppone che questo secondo culto presso la Rocca del Cappello, venisse praticato in onore di Iside, dea egizia portatrice di compassione e speranza. Dopotutto l’Italia è piena di luoghi di culto legati alla Dea Iside. Lungo il sentiero rituale vi sono cinque coppie di vasche, i cosiddetti "Palmenti" che servivano a raccogliere l'acqua piovana usata per le abluzioni durante il rito processionale che si concludeva con la cerimonia religiosa. Faceva infatti parte dei riti in onore delle divinità astrali bagnarsi con l'acqua di stelle, un'acqua ferma che fosse stata tutta la notte sotto le stelle durante il novilunio dei Pesci, l'unico in cui la luna è totalmente nascosta dal sole.




Dolomiti Lucane




Carbonia-Iglesias – La città scomparsa di Metalla

Di questo luogo sappiamo, attraverso la tradizione orale, che era considerato il fulcro dell’attività mineraria dei Romani nell’Iglesiente. Ancora oggi, però, non si è riusciti a individuare con precisione la sua esatta ubicazione. Ipotizziamo la sua ubicazione nei pressi di Iglesias storica sede di miniere.  Metalla viene citata  nelle fonti antiche dalle quali sappiamo che ospitava un edificio termale con pavimenti mosaicati ed un orologio pubblico, una meridiana. Al tempo della dominazione diretta di Pisa, quasi certamente Metalla è stata sostituita da Villa di Chiesa, la città di Iglesias che era già diventata uno dei centri abitati più importanti e popolosi della Sardegna, grazie al forte impulso dato all’estrazione del piombo e in particolare dell’argento. Si calcola che ai primissimi anni del XIV secolo, nelle miniere di Villa di Chiesa si produceva il 10% dell’argento in circolazione in Europa: Villa di Chiesa divenne il  fiore all’occhiello delle miniere sarde e la storia di Metalla venne presto dimenticata.

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  • Periodo consigliato: autunno, primavera, estate
  • Viaggio da fare: in coppia, in famiglia 
  • Aforisma: Il mistero non è un muro, ma un orizzonte. Il mistero non è una mortificazione dell’intelligenza, ma uno spazio immenso, che Dio offre alla nostra sete di verità.
    (Antonie de Saint-Exupery)

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