San Sperate è un paese-museo a venti chilometri da Cagliari, nel sud Sardegna, famoso per i bellissimi murales ed i gustosi prodotti della terra, tra cui le pesche. Qui arte e natura si fondono magicamente.
San Sperate è uno dei centri agricoli più produttivi della Sardegna, popolato da oltre ottomila abitanti, a poca distanza dal parco del monte Arcosu e dalle spiagge del sud Sardegna. Un immenso giardino di frutteti, circonda il paese. San Sperate è un paese-museo. Camminarci è un tuffo nell’arte: centinaia di colorati murales adornano le vie raccontando storia, tradizioni rurali e vita della comunità.
Cosa vedere e cosa fare a San Sperate
Arte ed archeologia
La storia del paese nasce agli albori dell’età nuragica (XVIII secolo a.C.). All’interno del paese è stato ritrovato un modellino di nuraghe, oggi custodito nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. Vi troverai anche numerosi resti punici: ben quattro necropoli e ruderi di abitato, e di epoca romana. Si trovata proprio qui la civitas Valeria e, sempre da qui, passava la via da Karalis a Tharros. Sotto il dominio vandalico molti vescovi africani esiliati in Sardegna portarono con loro reliquie di santi, tra cui quelle del martire Speratus. La tradizione racconta che nel luogo in cui vennero ritrovate, fu edificata nel XVII secolo la parrocchiale di san Sperate. Al suo interno troverai una cappella dedicata a santa Prisca, ed una meravigliosa fonte battesimale con bassorilievo di san Giovanni che battezza Gesù. Bellissimo anche il campanile. Degne di nota anche la Chiesa di Santa Lucia, con inserti romanici in un’architettura barocca, e l’ex parrocchiale di San Giovanni Battista, sintesi di stilemi bizantini, romanici e gotici. Da non perdere il corpus domini, durante il quale balconi e portoni sono addobbati con lenzuola ed arazzi e le strade cosparse di menta e fiori profumati.
Il muralismo
Il ‘muralismo’ si sviluppò negli anni Sessanta: Pinuccio Sciola concepì il progetto di trasformare il paese in un laboratorio di creazione cui aderirono e tuttora contribuiscono diversi artisti locali, nazionali ed internazionali. Il paese ha ospitato musicisti ed attori di fama internazionale nell’ambito di numerosi workshop ed eventi artistici, come Il fiume dei writers (2009) e Colore Identità (2011). Sciola è autore delle cosiddette “pietre sonore”, sculture che evocano col suono suggestioni ancestrali.
Il giardino megalitico
Nel giardino megalitico, omaggio al genio dell’artista Pinuccio Sciola, sono esposte pietre ispirate all’arte megalitica preistorica. Creato negli anni Settanta, questo piccolo polmone verde è incastonato vicino al centro del paese. Pinuccio Sciola e i suoi compagni realizzarono dolmen, menhir, panchine e un piccolo teatro. Un suggestivo spazio urbano destinato al relax ed agli eventi artistici e culturali.
Cuncambias
Festival che si svolge a Luglio e che trasforma il paese in un palcoscenico. Il nome del festival significa "scambio, baratto". Cuore della manifestazione è il rione San Giovanni, fatto di storiche case campidanesi. In centro spiccano una seicentesca dimora padronale, adibita a museo e la bellissima Casa Tola, progettata dall’architetto Gaetano Cima.
Sagre e tour enogastronomici
San Sperate non è solo dinamismo artistico. Nonostante la vocazione culturale, infatti, il paese è restato ancorato alla sua natura agricola ed è rinomato per la produzione di agrumi e pesche. Negli anni Sessanta è stato valorizzato anche questo tratto tipico del paese, attraverso l’organizzazione di una sagra, associata alle celebrazioni patronali, che cade nella metà di luglio. Avrai modo di assistere a suggestive processioni, spettacoli ed esposizioni di eccellenze produttive, tra cui spiccano anche miele e pomodori. La sagra è occasione per assaporare malloreddus e panadas, pani fatti in casa e scoprire le eccellenze dell’artigianato locale, quali la lavorazione artistica di ceramica, ferro, cuoio e legno e la creazione di gioielli.