Il borgo di Amaseno si trova in provincia di Frosinone, nella valle superiore dell’omonimo fiume. Decantato da Virgilio nell’Eneide come “Amasenus abundans”, si trova in un vasto territorio pieno di acque minerali pure e leggere utilizzate per favorire la digestione ed irrigare campi fecondi. Scopriamo insieme questa valle laziale piena di sorprese ideale per chi apprezza il turismo gastronomico ma anche culturale.
La valle dell’Amaseno
Un territorio ricco ed incontaminato, ancora non sfiorato dall’industrializzazione, dove sono tantissime le persone impegnate nella lavorazione di prodotti di altissima qualità. La sua posizione tra il litorale tirrenico e le bellezze naturalistiche dell’entroterra ciociaro rendono la valle un ottimo punto turistico, strategicamente parlando. Intorno ad Amaseno s’innalzano le montagne: dai 546 metri del Monte Rotondo, fino ai 1090 metri del Monte delle Fate. Da lì potrete ammirare eccezionali panorami sulla costa di San Felice Circeo, le bellissime spiagge da Sperlonga a Gaeta e dell’Agro Pontino. Gli amanti del turismo naturalistico non resteranno certo delusi dai bellissimi monti Lepini: suggestivi, incontaminati ed ancora lontani dal turismo di massa.
Specialità locali
La vera e propria specialità locale è, senza dubbio, la mozzarella di bufala. Si contende la corona con la nota caciottina (anch’essa di bufala!). L’allevamento bufalino, difatti, viene condotto in perfetta armonia con le attività agricole ed agro-artigianali locali, nel pieno rispetto dell’ambiente naturale circostante. Questo perché l’allevamento di bufala rappresenta un enorme vettore di sviluppo per le comunità locali, in piena continuità con le tradizioni, ed una incredibile fonte di attrazione per visitatori, amanti della buona tavola e delle bellezze ambientali.
Arte e cultura
Amaseno offre ai propri visitatori tanti tesori d’arte ed una storia ricca di testimonianze religiose e feudali. Il paese presenta ancora il caratteristico aspetto medievale, cinto da mura turrite e sorvegliato dal castello feudale. Le case sono di pietra calcarea scura, semplici e rustiche. Tuttavia vi troverete anche bei palazzi settecenteschi, adorni di portali e finestre eleganti. Le vie sono strette e selciate e le piazze principalisi allargano davanti alle chiese di S. Pietro e di S. Maria Assunta, alle due estremità del paese. La Collegiata di S. Maria Assunta del XII secolo è nota per la presenza della reliquia di S. Lorenzo Martire. Si tratta di un’ampolla che preserva il sangue del santo misto a grasso e ceneri. Il sangue durante l’anno si mantiene rappreso ma durante l’annuale ricorrenza del martirio (il 10 agosto) si compie il miracolo e diviene liquido (proprio come nel caso del sangue di San Gennaro nel Duomo di Napoli). Fiore all’occhiello locale è, senza dubbio, il Santuario di Santa Maria dell’Auricola del XIII secolo, opera dei monaci benedettini. Sorge sull’omonimo colle a pochi km dal centro storico e conserva al suo interno opere di importante valore artistico e storico.