Il Nepal è noto per le sue bellissime montagne e, per gli appassionati di trekking, è diventata una meta ambita. Sono migliaia le persone che ogni anno visitano il paese ogni anno per fare trekking in questo affascinante paese letteralmente immerso nella natura, tra l’Himalaya e la giungla indiana. Il Nepal è una terra sorprendente, costellata da templi, traboccante di cultura e tradizione.
Delle quattro stagioni, solo due delle stagioni sono considerate ottimali per il trekking: autunno e primavera. L'inverno e l'estate portano spesso piogge torrenziali e nebbia fitta. La scelta della stagione in cui fare trekking in Nepal avrà un ruolo determinante nella tua esperienza di trekking. L’autunno in Nepal è in grado di regalare un clima piacevole ed una buona visibilità, condizioni fondamentali per il trekking.
La stagione primaverile dura da marzo a maggio. L'estate inizia dal mese di giugno e termina nel mese di agosto lasciando spazio alla stagione autunnale.
Stagione autunnale (settembre-novembre): la migliore stagione per il trekking
Ovviamente il trekking in Nepal può essere fatto durante tutto l'anno ma va detto che, in determinate stagioni offre più divertimento. Ogni stagione offre esperienze di trekking e sfide diverse. Condizioni meteorologiche avverse rendono i sentieri bagnati e fangosi, riducono la visibilità e possono creare non pochi problemi logistici (come ritardi e cancellazioni dei voli). Ecco perché scegliere la migliore stagione di trekking è importante per vivere appieno questa esperienza unica ed i mesi di settembre, ottobre e novembre sono decisamente i più consigliati.
Settembre segna la fine del monsone in Nepal. I primi giorni del mese sono caratterizzati da leggeri rovesci, ma a metà settembre le nuvole monsoniche si esauriscono e si dissipano. Con il cielo sereno, i panorami delle montagne appaiono in tutta la loro magnificenza. I sentieri sono perfetti e ben segnalati e bisogna solo prestare un po’ di attenzione quando si sale di quota: si potrebbero incontrare deboli nevicate.
Il clima è secco ma non torrido nelle pianure meridionali e non troppo freddo nelle montagne settentrionali. Certo, è possibile incontrare qualche breve temporale, ma niente in grado di rovinarvi il viaggio. Le giornate sono abbastanza calde e le notti piuttosto fresche.
Troverai quindi giornate piacevoli, con temperature che oscillano tra i 20-22 ° C di giorno e scendono a circa 5 ° C di notte su altitudini che vanno dai 1.000 ai 3.500 metri. Le altitudini più elevate hanno variazioni di temperatura che scendono a gradi negativi durante la notte.
Autunno in Nepal: la stagione dei festival
L’autunno è un ottima stagione anche per gli spettacoli che regala: colori vibranti con sfumature intense che rendono ancora più suggestivi i sentieri di trekking. Per non parlare dei numerosi festival tradizionali che animano il Paese.
Il festival di Dashain: noto anche come Vijaya Dashami, Mhwoni o Durga puja è il festival indù più grande e più lungo celebrato in Nepal. Si celebra nel mese di Ashwin o Kartik (calendario nepalese) che di solito cade verso la fine di settembre-inizio ottobre e dura quindici giorni. Dashain onora una grande conquista degli dei sui demoni malvagi.
Il festival di Tihar: noto anche come Deepawali e Yamapanchak o Swanti, è un festival indù di cinque giorni celebrato in Nepal e negli stati indiani del Sikkim e del Bengala occidentale, in particolare le città di Darjeeling e Kalimpong, che ospitano un gran numero di persone di etnia nepalese. E’ il festival delle luci che marca la vittoria del bene sul male, ed è una delle festività più grandi ed importanti in Nepal.
La festa di Chhath viene celebrata nel periodo dell'equinozio d'autunno. Si tratta di un antico festival vedico indù storicamente originario del subcontinente indiano e della regione del Madhesh in Nepal. Durante la celebrazione, il Dio Sole è adorato per la sua benedizione.
Il lockdown introdotto per il Covid ha significato per il Paese una perdita di oltre 10 miliardi di rupie al mese. Ora, finalmente, gli operatori di trekking e delle spedizioni sono pronti a riprendere le attività di scalata seguendo i protocolli di sicurezza.