L’Iran di oggi è la mitica Persia di ieri. Un luogo denso di storia e pieno di usanze e tesori da scoprire. Dall’antica Persepolis, ai santuari della religione zoroastriana fino al culto islamico sciita, protagonista della Rivoluzione del 1978 che ha trasformato il paese in una Repubblica Islamica.
L’itinerario del quale voglio parlarti in questo articolo propone un viaggio affascinante alla scoperta delle bellezze della mitica Persia Antica, anello di congiunzione tra Oriente ed Occidente. L’Iran incanta i viaggiatori con la sua incredibile e tormentata storia, la superba arte e le architetture avveniristiche. Gente accogliente e cibo eccellente completano questo viaggio nel paese delle mille e una notte.
Teheran: la caotica capitale
Situata a 1.100 metri, alle pendici dei monti Alborz, Teheran è la sede del Governo ed il centro delle attività economiche della nazione.
Una volta giunto a Teheran non puoi non visitare il Museo Archeologico. Vi si ripercorre la storia artistica e culturale persiana attraverso reperti archeologici dal VI° millennio a.C. fino al periodo islamico. Successivamente visita il Palazzo Golestan, residenza storica della dinastia Qajar che governò il paese dal 1781 fino al 1925. Si tratta del più antico monumento della città, un tempo parte di un complesso di edifici racchiusi dalle mura della storica cittadella.
Un altro museo che di certo merita una visita è il bellissimo Museo dei gioielli.
Shiraz: la città dei fiori e dei poeti
Shiraz è una città iraniana con 4000 anni di storia ed è una meta imperdibile per le sue case storiche, per le moschee, per i giardini persiani e per l'architettura unica che contraddistingue gli edifici tradizionali. Shiraz è anche la città dei grandi poeti: Hafez è sepolto e onorato proprio qui.
Le antichissime origini di questa città sono testimoniate dalle vicine rovine di Persepoli. Le sue moschee, i suoi giardini e le sue case tradizionali mostrano un'architettura unica con molti luoghi imperdibili. Tra questi il Mausoleo di Shah-e Cherag, uno dei più venerati santuari sciiti, un tripudio di luci e specchi. Visita anche la Madraseh Khan (la scuola religiosa di Khan) le cui decorazioni di fiori rasa e blu con uccellini rimandano agli affreschi dei palazzi di epoca Safavide. Imperdibile anche una visita alla Moschea Rosa Nasir-ol-Molk, dalle ampie vetrate, risalente al XIX° secolo.
Persepolis
Takht-e Jamshid, conosciuta anche come Persepolis, è la capitale dell’impero Achemenide. Definita anche città sacra venne fondata e resa capitale del regno da Dario nel 524 a.C. A Persepolis il Grande Re riceveva le delegazioni dei popoli sottomessi, che in lunghe processioni venivano ad offrire doni e tributi. La grande Apadana, la porta di Serse, la sala delle 100 colonne, i delicati bassorilievi, tutto testimonia la grandiosità e lo splendore di questo sito.
La necropoli di Naghsh-e-Rostam
Situata a 12 km da Persepolis, prende il nome da un insolito bassorilevo di epoca elamitica di un uomo con il cappuccio ritenuto essere una raffigurazione del mitologico eroe Rostam. Luogo ampiamente suggestivo conserva le tombe rupestri dei grandi re Achemenidi ed i bassorrievi-manifesto dei re Sasanidi.
Pasargad
Fu il centro del primo impero persiano durante il regno di Ciro il Grande (fondatore della dinastia) ed è anche il luogo dove sorge la sua tomba. La città è composta da diversi palazzi: delle Udienze, dell’Uomo con le ali, della Residenza, dei Guardiani, il Tempio del fuoco e poi il famoso mausoleo di Ciro.
Abarkuh
In questa piccola ma antichissima cittadina del deserto vale la pena visitare il Palazzo Aghazadeh di epoca Qajara. Di eccezionale bellezza sono i badgir, le torri del vento, un’invenzione antichissima per portare refrigerio al palazzo. Quello del Palazzo di Aghazadeh (alto 18 m) è considerato uno dei più belli del paese.
Yazd: alle porte del deserto
Con i suoi particolari camini (i badgir) la città vecchia di Yazd è uno dei più grandi centri urbani costruito quasi interamente con un impasto di argilla, sabbia e paglia.
Visita le Torri del Silenzio, dove venivano adagiati i corpi dei defunti in attesa della decomposizione e dei rapaci, secondo un’antica pratica zoroastriana (ancora utilizzata in alcune zone). Non perdere l’occasione e visita Atash-Kadeh (il Tempio del Fuoco) luogo sacro per la religione. In questo tempio è conservato il fuoco sacro che arde ininterrottamente dall’anno 470. Altra visita imperdibile è quella alla Moschea, dal cui portale (pistach) si slanciano i due minareti più alti dell’Iran. La moschea è un bell’esempio di stile azero di architettura persiana.
Esfahan, capitale dell’impero Safavide
Questa città è una testimonianza vivente del suo passato glorioso. Centinaia di moschee, mausolei, caravanserragli e hammam. Visita l’antica Moschea del Venerdì (Masjid Jame), la cui costruzione iniziò nel IX secolo. Dalla Moschea del Venerdì, che rappresenta l’antico polo di Esfahan, si snoda il vecchio bazar Gheisarieh Bazar. Detto anche Bazar Imperiale, raggiunge la suntuosa piazza Naqsh-e Jahan con le sue magnifiche opere, quali: le moschee Masjed-e Emam e Masjed-e Sheikh Lotfollah ed il palazzo Ali Qapu.
Visita il quartiere armeno con le sue chiese e cattedrali ed il Padiglione Hasht Behesht (Otto Paradisi), piccola meraviglia dell’architettura di corte di epoca Safavide. Il Padiglione consiste in due gruppi di quattro camere ottagonali (gli otto paradisi). Questi si innestano attorno ad un ottagono centrale sormontato da una bellissima cupola a lanterna. Le stanze superiori e la lanterna conservano in parte i colori originali, sfarzosi e scintillanti. Non distante dal Palazzo Hasht Behesht si trova il Palazzo delle 40 colonne (Chehel Sotun) nel quale il re teneva le udienze. Il suo nome deriva dalle venti colonne presenti nel padiglione d’ingresso che, grazie ad un effetto ottico sembrano essere quaranta. Il palazzo è affrescato, secondo una tradizione antica, con pitture che rappresentano eventi storici. Alcune pitture risentono dell’influenza europea, altre mantengono lo stile della miniatura delle corti persiane.
Kashan: la città carovaniera
Ai margini del deserto Dasht–e-Kavir, sede di meravigliose residenze private in stile prevalentemente Qajar, Per visitare Kashan bisogna prevedere una giornata piena ed un pernottamento, partendo presto da Teheran o Isfahan. Se si desidera visitare il deserto circostante bisogna aggiungere almeno mezza giornata (il limite massimo dipende solo da quanto tempo in più vuoi trascorrere nel deserto).
Bagh-e Fin: il giardino di Fin
Inserito tra i patrimoni dell’umanità Unesco, questo magnifico giardino è stato disegnato per lo Shah Abbas. Il giardino fu completato nel 1590 ed è classificato come il più antico giardino oggi esistente nello stato.