Manihi é un atollo situato a 175 km da Rangiroa, appartenente all'arcipelago delle Isole Tuamotu nella Polinesia francese. Rappresenta la realizzazione di tutte le nostre fantasie tropicali: un’isola lontana dal mondo moderno, caratterizzata da una laguna cristallina e sede del primo allevamento di perla nera di Tahiti. Scopriamo insieme questo paradiso terrestre!
Acque cristalline
Pittoresca ma non solo: Manihi è una destinazione tutta da scoprire! Le acque cristalline di Manihi e le sue spiagge di sabbia fine soddisferanno ogni visitatore. Qui potrete godervi una giornata di snorkeling o pescare a lenza. Fate un giro in kayak tra i coralli multicolore o provate altri sport acquatici al Blue Way Centre De Plongée. L’atollo ospita le vestigia di antichi marae, disseminati sulla corona della barriera corallina, ma è conosciuto soprattutto per l’eccezionale qualità dei suoi fondali sottomarini. Il canale di Turipaoa, sulla riva del quale si trova l’unico villaggio dell’atollo, è un vero paradiso per i sub, che possono lanciarsi all’osservazione di migliaia di pesci che popolano questi magnifici giardini sottomarini. Lungo le scogliere che precipitano a picco verso il fondo è facile ammirare le razze manta, che spiegano le loro maestose “velature”.
Gli allevamenti di perle
Le acque calde e chiare di questo atollo sono l’ambiente ideale per ospitare uno dei più preziosi simboli degli arcipelaghi polinesiani: la perla coltivata di Tahiti. Una perla dalla bellezza universalmente riconosciuta, apprezzatissima dalla gioielleria internazionale. Manihi è stata la prima isola a ospitare, fin dagli anni Sessanta del secolo scorso, le fattorie di perle che le hanno conferito una fama mondiale. Da allora, gli isolani si sono appassionati a questa attività. Ci sono miriadi di allevamenti nella laguna di Manihi e visitarli rappresenta un’esperienza unica che permette di capire l’incredibile lavoro svolto. Nel colorato villaggio di Turipaoa e la Passe troverete un ambiente pacifico e potrete ammirare l’attento ed abile lavoro delle donne che intrecciano i tipici cestini locali. Molte case hanno il proprio allevamento di perle: lo capirete facilmente dalle corde, boe ed ostriche di madreperla appese all’esterno.
L’Arcipelago delle Tuamotu
L’arcipelago comprende 76 isole ed atolli (isole basse), sparsi lungo un arco di 1500 chilometri, collocati a ovest delle isole della Società e a sud delle Marchesi. Secondo la mitologia tahitiana, il dio Tukerai, per divertimento, provocò una tempesta tale che le correnti sottomarine agitarono l’Oceano fino a creare le isole Tuamotu. Magellano, le attraversò miracolosamente senza vedere un solo atollo. Il portoghese Queiros le scoprirà nel 1605 e Bougainville le soprannominerà “l’ Arcipelago Pericoloso”. Oggi anche noi possiamo raggiungere questo paradiso formato da isolotti corallini e spiagge incontaminate. Se cercate pace, mare pulito e relax, questo è il posto giusto per voi! Le isole rappresentano la meta ideale anche per gli amanti del diving. Gli abitanti vivono di pesca, della produzione della copra (polpa di cocco essiccata) e della coltivazione delle perle. Abitano in piccoli villaggi di casette semplici ma molto curate e ricche di decorazioni e tipici oggetti di artigianato locale.