Il Natale in Giappone si festeggia principalmente dal 23 al 25 Dicembre. Non è una festa tradizionale e religiosa ma ormai è diventata una delle feste più importanti per la società giapponese. Si festeggia con la famiglia fino all'adolescenza e, da quel momento in poi, si festeggia con amici e fidanzati. Proprio per questo motivo è spesso chiamata "festa d’amore".
Scopriamo quindi come si festeggia e quali sono le tradizioni che si sono sviluppate in Giappone in occasione del Natale.
La storia del Natale in Giappone
La prima testimonianza ufficiale di una festa di Natale in Giappone risale al 1552, quando un missionario appartenente ai Gesuiti, celebrò la prima messa nella prefettura di Yamaguchi. Da allora, pare che la cadenza delle celebrazioni natalizie, si sia svolta con regolarità. Nel 1635, lo Shogunato Tokugawa vietò improvvisamente la religione cristiana con l’editto Sakoku, costringendo i Cristiani a nascondersi per circa 230 anni. Durante la restaurazione Meiji, il Cristianesimo ritornò legale e con esso la possibilità di celebrare il Natale. Nel 1875 a Tokyo, per la prima volta, apparve un Babbo Natale vestito come un samurai, presso la Scuola Harajo di Ginza durante le celebrazioni. Nel 1898, fu pubblicato un libro su Babbo Natale, per bimbi: Santakuro.
Oggi il Natale riscuote grande successo tra i giapponesi: un’occasione per festeggiare e fare regali senza vincoli tradizionali. Prima dei regali di Natale, i giapponesi avevano l’oseibo, un regalo stagionale, composto da pacchetti formali di cibi o bevande da inviare ai colleghi, capi e suoceri in segno di ringraziamento. Una tradizione risalente al XVIII secolo, quando i samurai, cominciarono a scambiarli con i loro signori.
Come si festeggia
Il Natale ha un significato completamente diverso in Giappone: come abbiamo detto nasce da un esigenza commerciale e le strade ed i negozi vengono addobbati a festa. Nelle famiglie con bambini piccoli è un occasione per fare un dono ai bambini, per i più grandi un’occasione per vedersi con amici e fidanzati. Ma i bambini giapponesi, oltre a Babbo Natale (Santa Kuroosu o Santa San), hanno Hotei-osho, un paffuto monaco buddhista che porterà i doni solo ai bravi bambini.
Le scuole e gli uffici sono generalmente aperti ma il periodo natalizio è abbastanza sentito dalla popolazione giapponese che lo celebra come un periodo di felicità diffusa ed un’occasione per scambiarsi auguri e piccoli doni. Il 24 dicembre è considerata una festa per gli innamorati e per le famiglie con bambini piccoli. Le coppie vanno a cena fuori e, moltissimi, scelgono di mangiare pollo fritto. Una tradizione che è nata grazie alle campagne pubblicitarie di KFC – Kentucky Fried Chicken, che da tempo propone un menu speciale di Natale, che comprende pollo, insalata e torta. Un altro cibo tipico di Natale è la Christmas Cake, una torta di pan di spagna con panna montata, decorata con fragole ed immagini di Babbo Natale (Santa San). Nel mese di dicembre nelle città giapponesi potrai ammirare luminarie, addobbi natalizi e visitare qualche mercatino di natale in stile europeo. Tutti gli addobbi natalizi vengono smontati subito dopo il 25 dato che i giapponesi non conoscono l'Epifania. Molto popolari sono in Giappone la canzone Jingle Bells e All I Want For Christmas Is You di Mariah Carey. Esistono poi decine, forse centinaia di canzoni "natalizie" realizzate da gruppi giapponesi.
Cosa fare a Natale in Giappone
Sono tante le cose che si possono fare per festeggiare Natale in Giappone. Una di queste è, senza dubbio, una visita a Disneyland Tokyo e DisneySea, entrambi famosi per le fantastiche decorazioni natalizie. Parate coloratissime, decorazioni scintillanti, eventi speciali. Se vuoi evitare file, ti consigliamo di evitare il 3 (Giorno della cultura) e il 23 novembre (Giorno dei lavoratori), così come lo stesso 25 dicembre. Come abbiamo detto, in Giappone non è Natale senza KFC. Per riuscire ad ottenere un posto bisogna prenotare con largo anticipo. Se, come prevedibile, non hai voglia di fare la fila da KFC sappi che molti negozi sono entrati nel business ed offrono una loro versione del menù natalizio giapponese a base di pollo fritto! E poi non rinunciare alla torta panna e fragole. Si dice che debba la sua popolarità all’immediato dopoguerra, dove i dolci erano considerati un lusso destinato agli americani. Con la ricrescita economica e l’aumento delle importazioni, la tanto bramata shortcake non era più un dolce esclusivo e venne scelta come simbolo della rinascita. Il bianco ed il rosso delle decorazioni sono i colori natalizi ma sono anche colori molto cari alla tradizione nipponica come simbolo di buon augurio. Sappi che la sera del 25 dicembre, come tutte le decorazioni natalizie, le torte vengono svendute per fatte sparire. Un’usanza che ha dato vita alla discutibile abitudine di chiamare “christmas cake” le donne che hanno superato i 25 anni senza sposarsi. L’albero di Natale è un simbolo molto amato in Giappone: ne troverai di diversi tipi in tutte le città, di materiale sintetico o composti da sole luci. Ne troverai ovunque ma non nelle case giapponesi, troppo piccole anche per ospitare un alberello di medie dimensioni.